Per scrivere bisogna leggere. Tanto e di tutto. Ma tornare ai Classici è sempre utile.
Perché se non avrebbe senso scrivere oggi come si scriveva nell’800, ci sono però insegnamenti preziosi che solo l’universalità di un Tolstoj & co. sanno offrire.
Sfruttare il punto di vista:
Anna Karenina – come ti introduco i personaggi! Mastro Tolstoj vale più di 10 corsi
Maneggiare gli aggettivi:
Il grande Gatsby – quel «futuro orgasmico» (non “orgiastico”) finale!
Far parlare i personaggi:
Fratelli d’Italia: nessuno come quel chiacchierone di Arbasino
Azzeccare i nomi:
La saga di Harry Potter – da Ermione a Draco Malfoy, tutte nomen omen, le creature della Rowling
Scegliere le parole giuste:
La cognizione del dolore – il gallo gaddiano che “suscita” l’alba. Mai verbo fu scelto meglio
Suscitare empatia:
Il giovane Holden – sta tutto in quell’«infanzia schifa» e «vattelapesca»
Usare la punteggiatura:
Storia di Matilda – 230 pp. senza punti, virgole, niente. Non c’è che l’assenza di qualcosa, per capirne il valore